venerdì 19 agosto 2011

Gli inizi del rebetiko



Questo testo di Ilias Petropoulos è tratto e tradotto dal libro Rebetika tragoudia, prima edizione del 1968, durante i tempi della dittatura dei colonelli (1967-1974).

Inizi

I canti rebetika sono canzonette semplici che cantano gli uomini semplici. Anche se inizialmente erano canti d’amore, in fondo sono canzoni di contenuto sociale. L’epoca in cui il rebetiko è apparso, da una parte è vicina, ma per lo più sconosciuta. Non sono conosciuti con esattezza né le cause di sviluppo, né le iniziali influenze, né i primi luoghi dove si è ascoltato. Si suppone che Ermoupoli, Nafplio, la vecchia Atene, Smirne, Constantino­poli, Alessandria e Salonico siano i luoghi dove è nato, non casualmente, il rebetiko. L’ipotesi è che ciò sia avvenuto alla fine del XIX sec.

Certe canzoni le cantavano i kutsavakides dell’epoca di Dimitri Bairaktari (colonnello-capo di Polizia di Atene nel periodo 1893–1897), ma non sono arrivate fino ai nostri giorni. Papadiamantis (1), nei racconti ate­niesi, parla di serenate alle ragazze con chitarre, mandolini e fisarmoniche. Ad Atene nella seconda metà del XIX secolo trionfava la musica italiana. Ma vi covava una reazione nascosta. In Il vicino col flauto (1900) di Papadiamantis un tale di origine turca che vive in un quartiere di Atene, cantava o in turco o in kutsavakika (l’argot locale). Nel 1865 si istituisce l’Inno nazionale, musicato da Mantzaro su versi di Solomos.

Con ogni probabilità molti erano i fattori che hanno contribuito alla formazione e all’evoluzione del rebetiko. Il musicologo Foivos Anogeianakis (2), con saggezza e attenzione, si sofferma su questi fattori. La commedia amorosa del periodo di Trikoupis (3) forse è stata uno dei fattori della nascita del rebetiko. La tradizione della canzone popolare (Dimotiko tragoudi) (4), i canti della taverna e quelli anatolici, le rime dei calendari popola­ri, gli amanè passionali, gli inni bizantini, la formazione e l’immediata crisi della classe borghese, le melodie balcaniche, la guerra del 1897 (5), la katastrofì del 1922, le ondate di profughi, i tekè e la vita di galera sono considerati tutti fattori determinanti. Comunque dal 1922, e per i successivi dieci anni, ha predominato lo stile di Smirne (Smirneiko) nel rebetiko.


Note

(1) Papadiamantis Alexandros, (1851-1911), nativo di Skiáthos, fu uno dei primi grandi classici della prosa greca. Alcune delle sue novelle, edite in italiano, sono state raccolte in 2 volumi: Racconti di Pasqua e Racconti di Natale. Ma caratteristici della sua produzione sono soprattutto i romanzi L’assassina e La ragazza di Boemia, nei quali descrive, con una lingua al tempo stesso raffinata e popolare, il mondo umile e spesso tragico dei pescatori e dei contadini

(2) Foivos Anogeianakis (Heraklion 1915-Atene 2003): musicologo e critico musicale. Ha studiato violino presso il Conservatorio Greco di Heraklion. Come etnomusicologo ha lavorato allo studio della musica popolare greca e cipriota. Socio della "Societe Internationale de Musicologie". Nel 1978 Anogianakis ha donato la sua collezione di strumenti musicali popolari al Museo di strumenti popolari greci. Fu il primo a individuare il valore artistico del rebetiko (dal 1947) e la sua connessione alla tradizione popolare. Associato a: "Larousse de la musique", 2 voll (Parigi 1957), "Enciclopedia dello Spettacolo" (9 volumi, Roma 1954-1962), ha inoltre pubblicato l'eccellente libro "Greek Folk Musical Instruments" (edizione di Banca Nazionale del 1976, vedi l'edizione inglese, 1979 ).

(3) Trikoupis Charilaos, Nafplio 11 luglio 1832-Cannes aprile 1896, è stato un politico greco che ha fatto il primo ministro della Grecia per sette volte dal 1875 fino al 1895, era il figlio di Spiridon Trikoupis , un politico che è stato Primo Ministro della Grecia brevemente nel 1833.

(4) Dimoticò e Laikò: le due principali suddivisioni della musica greca, dimotikò tragudi (chançon folklorique) è la canzone popolare delle campagne, composta durante il periodo bizantino e l’era della dominazione turca, mentre laikò (chançon populaire) è la nuova canzone del popolo delle città. Precisamente, per la Grecia, dimotikà sono tutte le canzoni del popolo greco composte fino al 1821, mentre laikà sono le più recenti canzoni delle città, le serenate e i rebetika

(5) La guerra greco-turca del 1897 o in altro modo, la guerra di trenta giorni o Mavro '97, fu la guerra tra il Regno di Grecia e l' Impero Ottomano nel corso dell'anno 1897 a seguito della rivolta dell'isola di Creta del 1996. La guerra si concluse con una sconfitta umiliante della Grecia e l' applicazione di severe norme internazionali di controllo finanziario. La guerra iniziata il 6 aprile 1897 si è conclusa con l'intervento delle grandi potenze europee il 7 maggio, dopo che i Turchi avevano occupato Tessaglia. Un primo trattato di pace è stato firmato il 6 settembre, dopo cinque mesi di trattative con le grandi potenze europee e lo stato Ottomano. Il trattato definitivo è stato firmato il 22 novembre 1897 .





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