martedì 13 settembre 2011

Il maghas o il Kutsavakis

 Questo testo di Ilias Petropoulos è tratto e tradotto dal libro Rebetika tragoudia, prima edizione del 1968, Atene.
 
Il maghas o il Kutsavakis

È improbabile che la parola Kutsavakis derivi dal nome del litigioso caporale della cavalleria Dimi­trios Kutsavakis, che agiva nel periodo di Otone, re di Grecia dal 1833. Una serie di aggettivi caratterizzano l’ipocosmo: maghes, skilomaghes, daithes, rebetes, tsiftides, vlamides, tsakalia, mortithes, maghiori, alania. Secondo Fedon Kukulès (1) i skilomaghes erano allevatori di cani che accompagnavano alla caccia gli arconti medioevali. Inoltre, la magha significava gruppo di armati.



Magha di Arvanites 1820

Per la precisione magha era una piccola squadra di albanesi armati iregolari, che non avevano tra di loro una parentela (quando c’era parentela si chiamava fara). Nel 1821, data dell’insurrezione dei greci contro l’impero ottomano, i greci chiamavano magha l’unità minima di soldati guidati da un caporale. Due – tre maghes costituivano un buluki (25 soldati). A capo della magha era il maghatzis. La parola maghas la utilizza Makrigiannis (2) ed anche Papadiamantis(3) nel racconto “Stahtoma­sohtra” mentre nel “Lamento della foca” usa la parola maghopeda e da qualche altra parte la parola telbederis. Dalla canzone popolare deriva il verso “tris maghes ton apandissan ki i tris armatomenni” (tre maghes l’hanno incontrato e tutti tre erano armati). Gerontomaghas è il vecchietto che insiste nella maghià, mahalomaghas è il maghas che è conosciuto solo nella sua piazza, kuradomaghas il falso maghas, maghitis (maghitissa) il nuovo maghas, e horiatomaghas o vlahomaghas il furbetto dalla campagna che fa il maghas.
I maghes sono conosciuti già nei primi rebetika. I vlamides hanno un significato nelle canzoni popolari nei di­motikà(4) e un altro nei rebetika. I vlamides erano fratelli acquisiti. Nel rebetiko i vlamides erano gli amici del cuore. La parola si è salvata anche come cognome.
Alania erano le piccole barche dei greci molto utili negli scontri navali. Maghioros nel 1821 veniva chiamato il colonnello (maggiore). La parola tsiftis (leventis, orgoglioso, coraggioso) forse deriva da tsiftis che signifi­ca il bue di coppia da traino - e per estensione l’uomo che patisce vicino a noi. Il maghas dell’orologio era chi frequentava la magharia della piazza dell’orologio di Elgin.
Generalmente i maghes erano simpatici e amati dai greci perché il greco ama il greco per i suoi difetti. I maghes non erano tipi filosofeggianti. Non c’è un modo rebetiko di pensare. C’è un modo rebetiko di vivere. La mala aveva i suoi luoghi. Truba in Pireo e Bara in Salonicco erano i tipici quartieri dove i maghes hanno dominato o dominano ancora. Tra di loro i maghes si chiamavano fratellini, la loro morosa la chiamano sorellina o mammina.




Nikos Mathesis con tre maghes a Pireo, 1933

La spiegazione della parola kutsavakis da kutsà+vaino (cammino storto) che richiama il particolare modo di camminare dei kutsavakides non è convincente. I kutsavakides del quartiere Psiri (5) erano attivi tra il 1862 – 1897. Sembra che i primi kutsavakides erano di Aivalì insediati nell’isola di Syros. Dopo, quando Atene è diventata capitale dello stato greco, molti maghes di Aivalì e Syros si sono insediati nel quartiere ateniese di Psiri. Dopo la cacciata di Re Ottone i kutsavaki­des hanno conosciuto grande fama e i partiti li usavano come picchiatori e provocatori. I kutsavakides sono stati sterminati da Bairaktaris e dalla guerra del 1897.


Sei maghes nelle prigione di Egina, isola del Saronico,1932



(1)Koukoules Phaidon ( 1881 - 1956 ) è stato un byzantinologο greco, membro della Accademia di Atene. Nato a Ermoupolis nell’isola di Siros. Laureato alla Università di Atene, in seguito ha studiato linguistica e bizantinologia in Germania . Ha fatto l’insegnante di liceo a Istanbul e nel 1931 fu nominato professore di vita pubblica e privata dei Bizantini presso l'Università di Atene. Nel 1951 anno del suo ritiro è stato eletto membro della Accademia di Atene . E 'stato uno dei membri fondatori della Società di Studi Bizantini, di cui è stato segretario generale. Dal 1926 è stato direttore del Dizionario storico della lingua greca ed aveva pubblicato 20 volumi della Società di Studi Bizantini. Morì a Atene nel 1956 .

(2) Yannis Makriyannis ( 1794 - 1864 ) è stato un guerriero, generale ed eroe della rivoluzione greca del 1821. Ha combattuto con coraggio, saggezza e lungimiranza nel Peloponneso e Grecia Centrale. Ha usato i trucchi e le strategie della guerriglia per ingannare l'avversario. Scrisse un Autobiografia, documento importante sia dal punto di vista storico sia letterario.

(3) Papadiamantis Alexandros, (1851-1911), nativo di Skiáthos, fu uno dei primi grandi classici della prosa greca. Alcune delle sue novelle, edite in italiano, sono state raccolte in 2 volumi: Racconti di Pasqua e Racconti di Natale. Ma caratteristici della sua produzione sono soprattutto i romanzi L’assassina e La ragazza di Boemia, nei quali descrive, con una lingua al tempo stesso raffinata e popolare, il mondo umile e spesso tragico dei pescatori e dei contadini.

(4) Dimotico e Laiko: le due principali suddivisioni della musica greca, dimotikò tragudi (chançon folklorique) è la canzone popolare delle campagne, composta durante il periodo bizantino e l’era della dominazione turca, mentre laikò (chançon populaire) è la nuova canzone del popolo delle città. Precisamente, per la Grecia, dimotikà sono tutte le canzoni del popolo greco composte fino al 1821, mentre laikà sono le più recenti canzoni delle città, le serenate e i rebetika.

(5) Psiri è un quartiere storico di Atene . Il quartiere si trova nel centro di Atene ed è uno dei più antichi. Si trova tra la via Euripidou, via Geraniou, via Sofocleus, via Athinas, via Ermou, via Pireos e Asomaton. Il quartiere Psiri viene citato nel libro del medico francese Spon dal titolo "Viaggio in Italia, la Dalmazia, la Grecia e l'Oriente" nel 1678 , che si presenta come uno degli otto quartieri di Atene.
Dal 1870 Psiri era diventata una delle zone più pericolose di Atene. Motivo erano i famosi "kutsavakides", maghes della piazza che vivevano nell’illegalità. I kutsavakides rapinavano e talvolta uccidevano i commercianti causando grande spavento tra i passanti. La polizia interveniva di rado e senza grandi risultati. Alla fine l'azione dei kutsavakides terminò bruscamente nel dicembre 1893 , quando l'allora capo della polizia di Atene e Pireo Demetrio Bairaktaris ha deciso di ripulire il quartiere dagli elementi canaglia. In un mese è riuscito ad arrestare i maghes della zona e a controllare il quartiere per sempre.



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